Le palle sono al centro di un caso diplomatico che vede la Svizzera protagonista di una disputa tra vicini in Venezuela. Nella capitale Caracas fa discutere, e un po’ anche sorridere, l’iniziativa dell’ambasciatrice elvetica Sabine Ulman Shaban, stufa di essere bersagliata dalle palline scagliate dai giocatori del Country Club che si trova vicino alla sua residenza.
Sulla recinzione che divide la dimora dalla buca numero tre dell’esclusivo golf club è apparso un avviso che esorta, e un po’ minaccia, i giocatori a smetterla di scagliare i loro attrezzi fuori dall’area di gioco. L’avviso (tutto in maiuscolo con sottolineature in rosso) li avverte che: 1) le palline sono pericolose, 2) la residenza è territorio svizzero, 3) se una persona dovesse restare ferita o morire sarebbe una violazione della Convenzione di Vienna.
Il messaggio è stato recepito come decisamente eccessivo da parte dei frequentatori dell’élitario club fondato nel 1921 ben prima che l’ambasciatrice si stabilisse nella vicina dimora. “Ci permettiamo di suggerire che per mantenere l’alto prestigio di cui meritatamente gode il suo paese in ambito internazionale, ordini quanto prima il ritiro dello sconcertante cartello” conclude il comunicato di una cartella fitta fitta dedicato alla questione della Federazione venezuelana di golf.
L'ambasciatrice Sabine Ulmann Shaban
Da parte sua l’ambasciatrice raggiunta dalla Reuters ha preferito non commentare.
Diem/Reuters
I documenti
I luoghi della disputa