Lo zucchero è ancora troppo presente nella nostra alimentazione e soprattutto nelle bibite. Da queste proviene infatti il 40% dello zucchero che ingeriamo. Per questo Berna ha chiesto ai produttori elvetici di ridurre del 10% il contenuto di zucchero delle loro bevande. Un accordo su base volontaria.
Piccoli tappi rossi riconoscibili da tutti, simbolo di una delle bibite più zuccherate al mondo: questa è una delle bevande che la Confederazione vuole alleggerire. L'obiettivo è ridurre almeno del 10% lo zucchero contenuto in queste bibite entro il 2024. Una scadenza molto ambiziosa. "Non è una cosa che si può fare nell'immediato, non si può ridurre lo zucchero del 10% in 6 mesi. Il gusto della Coca Cola è parametrato, standardizzato e centralizzato ad Atlanta", osserva Vincent Rameau, direttore di Coca Cola Svizzera.
Concretamente significherebbe che un bicchiere che oggi contiene 6 zollette di zucchero in futuro dovrebbe contenerne 5,4. Una piccola differenza che secondo l'Ufficio federale dell'alimentazione è comunque un passo avanti, soprattutto alla luce del fatto che gli svizzeri assumono il doppio dello zucchero consigliato dall'Organizzazione mondiale della sanità.
"Un consumo eccessivo di zucchero è legato a un'alimentazione poco equilibrata e favorisce il sovrappeso. Abbiamo constatato che le bibite zuccherate contengono il 40% dello zucchero che consumiamo in Svizzera. C'è quindi un vero potenziale di miglioramento", spiega Estelle Hain, portavoce dell'Ufficio federale per la sicurezza alimentare.
Il tutto è partito dalla Dichiarazione di Milano, un accordo che ha lo scopo di ridurre gli zuccheri nei nostri alimenti. La Migros ha firmato e ora dovrà modificare la ricetta del suo famosissimo tè freddo. E per ora non intende aggiungere edulcoranti. "L'aggiunta di alcuni prodotti come il karkadè o la rosa canina renderà più facile ridurre lo zucchero. Se dovremmo ridurlo ancora di più potremo farlo", dice Tristan Cerf, portavoce Migros.
A cambiare ricetta saranno anche i succhi di frutta e le bevande energetiche. Se per la Confederazione il risultato non sarà soddisfacente non è da escludere che ci saranno altre misure.