Ueli Maurer lascia il Consiglio federale. L'annuncio è stato dato da lui stesso poco dopo mezzogiorno di oggi, venerdì, in una conferenza stampa indetta a Berna. Il ministro delle finanze, e già titolare del Dipartimento della difesa, della protezione civile e dello sport (DDPS) lascerà così a fine anno la scena politica dopo 14 anni di presenza nel Governo del Paese. Nell'incontro odierno con i media Maurer ha precisato che aveva già preso la decisione di ritirarsi nell'estate dello scorso anno.
L'esponente dell'UDC, già presidente del suo partito, lascia i ranghi dell'Esecutivo "con un occhio che ride e un altro che piange", ha dichiarato in conferenza stampa: gli mancherà una "équipe d'eccezione", ma si rallegra anche per ciò che lo attende in avvenire. "Ho trascorso 40 anni in politica e questo lavoro mi è piaciuto molto", ha affermato. "Ho già dei progetti, ho intenzione di ritrovare un po' la mia personalità... Essere di nuovo Ueli, e non un consigliere federale".
TG Speciale dimissioni Ueli Maurer
RSI 30.09.2022, 14:48
"Mi dispiace sinceramente per il Paese e per il partito", ha commentato in una prima reazione il presidente dell'UDC svizzera Marco Chiesa, sottolineando lo spessore politico del consigliere federale. Per i democentristi si tratterà ora di lavorare per individuare fra le personalità svizzero tedesche del partito quella da schierare per la successione al ministro dimissionario. In questo senso "abbiamo un lavoro da fare per sostituirlo", ha dichiarato il consigliere agli Stati ticinese. Le sezioni cantonali dell'UDC avranno ora tempo fino al 21 ottobre per presentare i loro candidati alla "commissione cerca" del partito.
Il giorno dell'elezione in Consiglio federale, il 10 dicembre del 2008
Dal Telegiornale del 10 dicembre 2008: l'elezione di Ueli Maurer in Consiglio federale
RSI Info 30.09.2021, 18:22
Dal Consiglio comunale alla stanza dei bottoni
Classe 1950, Ueli Maurer è il membro più anziano dell’attuale Consiglio federale e anche il ministro in carica da più tempo. Figlio di contadini dell’Oberland zurighese inizia la sua carriera politica nel 1978, eletto nel Consiglio comunale di Hinwil. Giovane direttore di una cooperativa agricola, entra poi al Parlamento cantonale zurighese e nel 1991 al Consiglio nazionale a Berna. Nel 1996 viene eletto alla testa del suo partito, l’Unione democratica di centro. Dapprima considerato solo una marionetta in mano a Christoph Blocher, negli anni gli viene riconosciuto un ruolo fondamentale nei successi elettorali dell’UDC. Il partito passa dal 15% dei consensi al 29%. Un balzo. E più ancora viene apprezzato il suo instancabile lavoro sul terreno. Lascia la presidenza nel 2008 dopo aver favorito la creazione di oltre 600 nuove sezioni.
Conservatore, esponente dell’ala dura del partito, Ueli Maurer punta su campagne pubblicitarie aggressive, contro l’Europa, contro gli stranieri, e non è mai tenero con gli avversari. Dopo aver mancato il passaggio al Consiglio degli Stati, nel dicembre del 2008 viene eletto in Consiglio federale, succedendo a Samuel Schmid, ministro che l'UDC, dopo la frattura interna sfociata nella nascita del PBD, giudica politicamente delegittimato. Maurer ottiene un’elezione al terzo turno risicata, con un solo voto di scarto. Ma l’UDC torna così in governo dopo l'esclusione di Blocher, con Maurer che assume le redini della difesa.
Come responsabile del DDPS afferma che l’esercito svizzero può diventare “il migliore al mondo”, anche se identifica subito numerosi problemi legati alle riforme in corso. Vince in scioltezza la battaglia sull’abolizione del servizio militare obbligatorio, ma perde quella cruciale sui Gripen, bocciati dal popolo nel maggio del 2014.
Nel 2016 il passaggio alle Finanze, ereditate da Eveline Widmer-Schlumpf. Dirige il dipartimento in modo pragmatico, come durante i primi mesi della pandemia, sbloccando gli aiuti alle imprese senza troppa burocrazia. Nel 2017 è il primo consigliere federale a partecipare al summit del G20, organizzato in quell'anno ad Amburgo.
È stato due volte presidente della Confederazione, nel 2013 e nel 2019, carica che lo porta spesso all’estero, soprattutto durante il secondo anno di presidenza, quando incontra anche Vladimir Putin e l'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Maggiore dell’esercito, è sposato dal 1976 con Anne-Claude, è padre di sei figli e grande appassionato di sport.