Le Ferrovie federali svizzere sanno dal 2013 che la canadese Bombardier non riuscirà a fornirle, nei tempi concordati, la sessantina di convogli a due piani che l'ex regia federale aveva ordinato una decina d'anni fa. Lo rivela martedì la Radio SRF, giunta in possesso di alcuni documenti relativi a una perizia che la stessa ex regia federale aveva commissionato al tempo in cui si erano palesati i primi ritardi.
Voluti per soddisfare le esigenze dei passeggeri in rapido aumento, i convogli promettevano, almeno sulla carta, l'auspicato salto di qualità. Alla prova dei fatti tuttavia, le FFS dovettero constatare che per renderli accessibili agli invalidi, uno standard oggi irrinunciabile, bisognava tornare a ridisegnarli.
Così dopo l'imbarazzo generale e una serie tiratissima di trattative aggiuntive al contratto di fornitura iniziale Bombardier e le FFS avevano deciso di continuare sulla strada imboccata perché una volta superato il punto di non ritorno, come ha spiegato il Ceo di FFS Andreas Meyer a radio SRF, non era più immaginabile rinunciarvi. I primi 39 convogli costruiti dalla società canadese, del resto sono già pronti.
RG/SP