La Svizzera deve mostrarsi sicura di sé sul piano internazionale: è questo, in estrema sintesi, il concetto espresso dal capo della diplomazia Ignazio Cassis nel discorso volto a illustrare la politica estera con orizzonte il 2028, tenuto mercoledì sera, in occasione del natale della patria, a Krauchthal, nel canton Berna.
Globalizzazione, digitalizzazione e Unione Europea mettono il paese sotto pressione, molti ne sono disorientati, ma ci si deve adattare, ha invece sostenuto Karin Keller-Sutter, responsabile del Dipartimento di giustizia, espressasi nella sangallese Rorschach.
Il ministro dell'economia Guy Parmelin, in gita nel suo canton Vaud, ne ha approfittato per lodare le virtù del sistema democratico elvetico. Le libertà sono garantite, la cultura politica è una realtà, il pluralismo esiste e il processo elettivo è impeccabile, trasparente e sicuro, ha osservato.
ATS/dg