Un cittadino tunisino, in Svizzera dal 2006, sospettato di avere legami con il fondamentalismo islamico e considerato pericoloso per la sicurezza interna è stato espulso mercoledì verso il suo Paese. La segreteria di Stato della migrazione aveva recentemente deciso il rimpatrio. L'uomo, 35 anni, residente a Onex (GE) e Marly (FR), non si è opposto al rinvio.
I sospetti che pesano su di lui non sono mai stati chiariti dalle autorità. Negli scorsi giorni, il Tribunale amministrativo di Ginevra si è limitato ad indicare che un'udienza in relazione al caso si era svolta il 12 gennaio. La Corte «ha potuto costatare che sussistevano le condizioni per la detenzione del cittadino tunisino sul quale pesa una decisione di rimpatrio immediato», faceva sapere senza esprimersi sul fondo della vicenda.
L'anno scorso nel centro di Ginevra avrebbe tenuto a due riprese una bancarella dove distribuiva copie del Corano. Lo stand sarebbe inoltre stato decorato con una bandiera utilizzata da fondamentalisti islamici di colore nero con un'iscrizione bianca.
Diem/ATS