Ha avuto successo il progetto pilota "bug bounty" nel quale hacker etici sono stati invitati ad individuare, documentare ed eliminare eventuali vulnerabilità nei sistemi informatici e nelle applicazioni nell'Amministrazione federale. Lo ha affermato, giovedì, in una nota il Dipartimento federale delle finanze.
Hackers etici e utili
Telegiornale 31.05.2021, 22:00
Il Centro nazionale per la cibersicurezza ha realizzato, nello scorso mese di maggio, il progetto in collaborazione con la società Bug Bounty Switzerland Sagl, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e i Servizi del Parlamento.
Sono stati coinvolti 15 hacker etici che hanno cercato falle di sicurezza in sei sistemi del DFAE e dei Servizi del Parlamento. Nel complesso sono state segnalate dieci falle di sicurezza, di cui una classificata di livello "critico", sette di livello "medio" e due di livello "basso".
Tutte le vulnerabilità sono state immediatamente eliminate dai fornitori. Gli operatori hanno successivamente verificato e confermato la corretta rimozione delle vulnerabilità.