Domani, lunedì, rientreranno sui banchi di scuola gli alunni di dieci cantoni della Svizzera tedesca, ancora una volta sotto il segno dell'incertezza legata al Covid-29. La preoccupazione maggiore dei direttori degli istituti scolastici è organizzativa: isolamenti e quarantene nel corpo docenti potrebbero infatti paralizzare l'insegnamento.
Al momento, non c'è notizia di classi che domani non possono ricominciare perché senza docente o supplente, ma alla luce dei dati il timore è forte. Zurigo ha già fatto sapere che in caso di bisogno chiamerà docenti in pensione, in formazione, ma anche insegnanti senza diplomi riconosciuti o che hanno interrotto gli studi.
Si tratta di soluzioni di ripiego, ma le scuole - come fa sapere Lisa Lehner, vicepresidente dell'Associazione dei direttori scolastici della Svizzera tedesca - hanno un compito non solo di insegnamento ma anche di accudimento che devono svolgere soprattutto in una situazione come questa.
Alcuni cantoni hanno introdotto misure più severe nelle scuole: ad esempio, è stato esteso o reso obbligatorio il regime di test salivari regolari (è il caso di Basilea Campagna), mentre Lehner chiede che le decisioni vengano uniformate a livello nazionale anche per dare una maggiore credibilità.