Svizzera

Un "sì" da radio e tv private

Votazioni del 14 giugno: i media locali sostengono la revisione della Legge sulla radiotelevisione

  • 11 maggio 2015, 13:30
  • 7 giugno 2023, 08:27
I media privati hanno esposto lunedì i loro argomenti a favore del "sì"

I media privati hanno esposto lunedì i loro argomenti a favore del "sì"

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Radio e televisioni regionali riceverebbero più soldi, con un'accettazione della revisione della Legge sulla radiotelevisione (LRTV). Aumenterebbe infatti la parte del canone destinata al finanziamento delle emittenti private.

Lo hanno sottolineato lunedì a Berna vari rappresentanti dei media locali, presentando le loro argomentazioni a sostegno di un "sì" popolare sull'oggetto sottoposto in votazione popolare il prossimo 14 giugno. A queste emittenti spetta attualmente il 4% dell'ammontare di 1.3 miliardi di franchi derivanti dal canone. Tale quota potrebbe quindi salire al 6% in funzione delle necessità.

Un "no" delle urne "minaccerebbe il servizio pubblico e la diversità mediatica", ha affermato André Moesch, presidente di Télésuisse, l'associazione che riunisce le televisioni private.

"Si parla molto della SSR, della Billag, del canone e del servizio pubblico in questi ultimi tempi. Ma non voteremo il 14 giugno a favore o contro tali temi", ha da parte sua osservato Philippe Zahno, presidente delle Radio regionali romande (RRR).

ATS/ARi

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