In Svizzera è necessario costruire e mettere a disposizione più appartamenti a prezzi accessibili. È l’obiettivo che si sono prefissati oggi a Berna rappresentanti del Governo ed esponenti di Cantoni e Comuni, i quali hanno stabilito - congiuntamente alle associazioni del settore edile e immobiliare - le azioni da intraprendere per far fronte alla penuria di alloggi.
Mentre la popolazione elvetica è in costante aumento, gli affitti continuano a lievitare e la penuria di alloggi nel Paese sembra persistere. In diversi centri urbani della Svizzera, soprattutto a Zurigo, Zugo o Ginevra, lo spazio abitativo non è sufficiente per far fronte a questa situazione.
L’Associazione Svizzera dei Proprietari Fondiari (APF) sostiene che è necessario costruire di più e mettere a disposizione alloggi più a buon mercato.
E oggi i rappresentanti di Cantoni, Comuni e del settore edile ed immobiliare hanno concordato un piano d’intervento che sarà guidato dal consigliere federale Guy Parmelin, il responsabile del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).
Il piano - elaborato negli ultimi nove mesi - raccomanda più di trenta misure per rispondere al fabbisogno soprattutto degli inquilini, aumentando l’offerta di alloggi e creando nuovi spazi abitativi di alta qualità a prezzi accessibili.
Oltre all’attuazione di procedure di pianificazione e di permessi più efficienti, oggi a Berna si è discusso anche della questione legata alla densificazione e su come gestire in modo migliore i terreni edificabili: nei luoghi adeguati si valuterà la possibilità di costruire maggiormente in altezza e di adattare le norme attuali sulle distanze dal confine dei terreni.
La Confederazione intende anche promuovere l’edilizia in caso di aumento dell’indice di sfruttamento: è infatti prevista una quota minima di alloggi a prezzi accessibili. E infine sono previste per i Comuni turistici che devono affrontare casi particolari.
In cifre, nel 2018 sono stati messi a disposizione 53’000 nuovi appartamenti mentre lo scorso anno soli 43’000. Inoltre il numero di permessi per le nuove costruzioni è diminuito di oltre il 30% tra il 2016 e il 2023.
Ticino in controtendenza
A differenza del resto del Paese, il mercato immobiliare ticinese è caratterizzato da un’elevata disponibilità di alloggi vuoti. L’Associazione ticinese dei proprietari immobiliari, guidata da Gian Luigi Palazzini, affronta la sfida di gestire questo eccesso. “Lottiamo per ridurre lo sfitto in un mercato con 5’500 unità vuote, concentrate soprattutto nelle città,” afferma Palazzini.
Nonostante la saturazione, l’investimento in “mattone” rimane una scelta sicura nel lungo termine, con affitti nel Ticino significativamente più bassi rispetto alle zone oltre il Gottardo, offrendo una varietà di soluzioni abitative a prezzi accessibili. “Servono strategie mirate per rinvigorire la domanda e ottimizzare l’uso degli spazi abitativi”, conclude Palazzini.
In Svizzera c'è carenza di alloggi, ma non in Ticino
SEIDISERA 13.02.2024, 18:24
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