Il punto

Utili record della BNS, c’è attesa per la distribuzione

Cantoni pronti a integrare lo sperato dividendo nei bilanci, ma tutto dipenderà dalle riserve a fine anno

  • 31 ottobre, 13:41
  • 31 ottobre, 15:48
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RG delle 12:30 del 31.10.2024 - L’intervista a Ernst Stocker di Gianluca Olgiati

RSI Info 31.10.2024, 13:29

Di: RG-Olgiati/RSI Info 

La Banca nazionale svizzera ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un risultato strabiliante, 31 volte superiore a quello registrato nello stesso periodo nel 2023. Ora Confederazione e Cantoni aspettano la fine dell’anno, per la “possibile” distribuzione degli utili.

“Se le cose andranno bene” fino alla fine dell’esercizio in corso, “allora è possibile, ma non certo, che Confederazione e Cantoni possano ottenere una parte degli utili”. A precisarlo è il presidente della Confederazione dei direttori cantonali delle finanze, il consigliere di Stato zurighese Ernst Stocker.

Stando alla convenzione vigente, stipulata tra BNS e il Dipartimento federale delle finanze, la Banca nazionale dovrebbe ogni anno distribuire almeno due miliardi di franchi alle istituzioni svizzere. A una condizione: che l’utile di bilancio ammonti almeno a due miliardi. Se l’utile in bilancio supera i 10 miliardi, può aggiungere un ulteriore miliardo; se supera i 20, un altro miliardo. Un miliardo oltrepassati i 30 e un ultimo miliardo supplementare superati i 40, per un massimo di sei miliardi.

Se dopo la destinazione dell’utile la riserva per future ripartizioni supera i 20 miliardi, può aumentare la distribuzione a due miliardi. Oltrepassati i 30, può elargire un miliardo supplementare e un ultimo miliardo può cederlo superati i 40 miliardi di riserva.

Dipende tutto dalla destinazione dell’utile. Ciononostante, i Cantoni, alle prese proprio in questi giorni con i preventivi, potrebbero già farsi i propri calcoli, magari già integrando lo sperato dividendo.

“Il modo in cui i Cantoni fanno i preventivi spetta agli stessi Cantoni. Direttive non ce ne sono. Ogni direttore delle finanze deve fare le proprie valutazioni”, spiega Stocker. A Zurigo, ad esempio, si segna “sempre a preventivo un piccolo importo, con il rischio che non arrivi. Quest’anno abbiamo inserito 100 milioni di franchi, anche come segnale che avremmo bisogno di quel denaro”.

Ma i direttori delle finanze cantonali non ignorano i compiti della BNS. “Siamo convinti che il compito principale della BNS sia la politica monetaria e, a nostro avviso, negli ultimi anni ha avuto molto successo: siamo riusciti a combattere l’inflazione e anche questo è molto importante per il settore pubblico e per la popolazione.”

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