Svizzera

Vaccini, "eccedenze prese in considerazione"

L'UFSP risponde alle critiche per la prevista distruzione di 620'000 dosi di Moderna - Un esperto: "Ne abbiamo ordinate troppe"

  • 27 maggio 2022, 15:11
  • 20 novembre, 15:49
02:13

RG 12.30 del 27.05.2022 Eccedenze prese in considerazione, la corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Info 27.05.2022, 15:09

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Di: RG/pon 

"Per un Paese di 8 milioni di abitanti, e togliendo bambini e scettici, abbiamo semplicemente troppe dosi": Patrick Durisch, esperto di politica sanitaria dell'ONG Public Eye, commenta così a RTS la notizia del prossimo invio al macero di 620'000 dosi del vaccino contro il Covid-19 di Moderna, rimaste inutilizzate in Svizzera fin oltre la data di scadenza, sebbene prolungata di due mesi. A suo avviso, sarebbe stato meglio scaglionare le ordinazioni.

"Le forniture alla Svizzera avvengono a blocchi nell'arco dello stesso anno e le date di scadenza dei lotti sono differenti fra loro", replica l'Ufficio federale della sanità pubblica, contattato dalla RSI. "Frequenza e quantità fan capo alle necessità, alle capacità di stoccaggio e ai piani di produzione. Eventuali eccedenze sono state consapevolmente prese in considerazione; l'obiettivo è assicurare alla popolazione svizzera una quantità sufficiente di vaccini in qualsiasi momento".

Ma come mai non è stato possibile cedere le dosi che ora verranno distrutte? È un'operazione complessa, secondo Berna, sia dal profilo amministrativo che logistico, non da ultimo per le temperature di stoccaggio molto basse. "Non tutti i Paesi possono permettersi i mezzi per prenderli in consegna - scrive ancora l'UFSP -. Per la prima metà di quest'anno la Confederazione ha già deciso la cessione di 15 milioni di dosi al programma multilaterale Covax" destinato ai Paesi in via di sviluppo.

Anche su questo punto Durisch è scettico: gli annunci non corrispondono necessariamente alla realtà, ci sono clausole da rispettare in favore dei produttori. Lo stesso ufficio federale ammette che la questione è oggetto di trattative in corso.

Il Governo - lo ricordiamo - ha acquistato un totale di 34 milioni di dosi per il 2022, attualmente ne vengono somministrate circa 1'200 al giorno. Ulteriori eccessi sono quindi possibili.

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