“L’omologazione del vaccino di Pfizer/BioNTech è un’ottima notizia: conclude una fase molto intensiva di valutazione degli aspetti di sicurezza, efficacia e qualità del preparato, ma non conclude i lavori: da un lato ci sono altri vaccini che sono ancora in fase di valutazione, dall’altro perché la sorveglianza intensiva del vaccino omologato continuerà nei prossimi mesi”. Si è espresso così ai nostri microfoni il professor Alessandro Ceschi, direttore dell’Istituto di farmacologia della Svizzera italiana-EOC e membro del gruppo di lavoro nazionale chiamato proprio a curare gli aspetti relativi alla sicurezza dei vaccini anti-Covid-19.
“La sorveglianza intensiva continuerà proprio per continuare a garantire che il rapporto rischi, che attualmente sembrano essere molto contenuti, e benefici, molto importanti, continuino a essere favorevoli”, aggiunge.
“L’omologazione – continua il professor Ceschi – era il prerequisito essenziale per partire con la campagna di vaccinazione che, dietro le quinte, è già stata preparata in modo intensivo. Ora ci sarà un’accelerazione”.
Tuttavia, sussiste un certo scetticismo tra alcune fasce della popolazione, riguardo soprattutto alla velocità delle procedure di omologazione. “È comprensibile che ci sia una certa esitanza”, ammette Alessandro Ceschi, “anche perché è legittimo che ci sia una necessità di informazione dettagliata: proprio su questo fronte, l’Ufficio federale della sanità pubblica sta preparando una campagna di informazione dettagliata, affinché ognuno possa prendere una decisione cosciente e informata. Posso anche rassicurare i cittadini dicendo che la valutazione degli aspetti di sicurezza ed efficacia è stata indipendente, e fatta con coscienza e grande attenzione: si tratta di un vaccino efficace e sicuro”.
Verso la campagna di vaccinazione in Europa
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