Alexis Tsipras, dopo il suo trionfo alle elezioni, si appresta così a chiedere di rinegoziare il colossale debito che grava sul suo paese. L'UE potrebbe certamente mantenere la linea di intransigenza con la Grecia. Ma è pur vero che la vittoria della sinistra di Syriza sta rinfocolando - in Spagna, in Francia ed in Italia - istanze analoghe a quelle propugnate dal movimento che si è imposto nelle elezioni elleniche: meno austerità, più solidarietà e, soprattutto, impulso alla crescita. Bruxelles si trova, in sostanza, sotto pressione da più direzioni.
Il leader di Syriza, trionfante, premerà ora come premier per una rinegoziazione del debito greco
Il conseguente clima d'incertezza porterà ad un nuovo indebolimento per l'euro? La Svizzera dovrà così confrontarsi con un franco ancora più forte? Sul breve termine è quanto in effetti sembra profilarsi. Ma se in sede UE - sull'onda dell'esito delle elezioni elleniche - prevarrà una linea meno orientata al rigore e più alla crescita, l'Eurozona potrebbe essere trainata fuori dalla crisi, con effetti benefici anche per l'economia svizzera e per la BNS: meno interventi sui mercati dei cambi e sollievo per le esportazioni.
L'economista e docente universitario, Sergio Rossi
È la prospettiva ipotizzata da
Sergio Rossi, professore di macroeconomia e di economia monetaria all'Università di Friburgo. C'è tuttavia la questione tuttora aperta - fra Berna e Atene - sugli averi depositati in Svizzera da evasori greci sull'onda del tracollo del loro paese. Si tratta di cifre considerevoli, nell'ordine di miliardi di franchi, ed è quindi "
molto probabile che Tsipras premerà per negoziare con la Svizzera un rientro di questi capitali". Uno scenario suffragato anche dal fatto che Berna "
con un accordo in prospettiva anche con l'Italia, dovrà concedere le stesse o simili condizioni anche ad altri paesi", sottolinea Rossi.
Sarà questo l'aspetto cruciale in relazione alle banche elvetiche, mentre assume in definitiva una valenza secondaria l'esposizione delle medesime al debito ellenico. Infatti gli istituti svizzeri "hanno pochi miliardi di debito pubblico della Grecia nei loro averi. Ed essi nel tempo sono anche diminuiti perchè le banche sono riuscite a collocarli sul mercato o a farli risalire verso la Banca centrale europea", osserva l'economista ticinese.
Alex Ricordi
Dal TG20
26.01.2015: Grecia, Tsipras è il nuovo premier
26.01.2015: Da Atene, Alessandro Chiara
26.01.2015: Grecia, le reazioni alla vittoria di Tsipras
26.01.2015: Da Atene, Alessandro Chiara
26.01.2015: Grecia, l'analisi di Paolo Magri
Dalla Radio
RG 12.30 del 26.01.2015 La corrispondenza dalla Spagna di Carlos Cuè