Era dal 2002 che la destra non univa le forze nel canton Vaud. E la lista PLR-UDC e Centro, si dimostra, in questo primo turno, la carta vincente. Sono sette i seggi in palio in Consiglio di Stato: uno è già fin d'ora occupato dalla consigliera di Stato uscente PLR Christelle Luisier, che ha ottenuto per un soffio la maggioranza assoluta (50,08%). I suoi due compagni di partito, i consiglieri nazionali Isabelle Moret e Frédéric Borloz sono al secondo e terzo posto. Nei primi sette entrano anche gli altri due nomi della lista borghese: il consigliere nazionale UDC Michaël Buffat e la giovane centrista Valérie Dittli, il cui risultato è un po' una sorpresa.
Fanno meno bene del previsto le due consigliere di Stato socialiste più popolari, l'attuale presidente del Governo Nuria Gorrite e la responsabile della sanità Rebecca Ruiz. La delusione a sinistra è per la consigliera di stato Cesla Amarelle: la responsabile dell'istruzione, che è stata al centro di polemiche negli ultimi giorni di campagna, risulta solo all'ottavo posto.
In vista del secondo turno del 10 aprile, i giochi rimangono molto aperti. La partecipazione è stata bassissima: appena il 34%, e ancora più bassa nelle città dove la sinistra è forte. Dunque, il rischio di perdere non solo la maggioranza nell'Esecutivo, ma addirittura anche il seggio verde (Vassilis Venizelos è solo nono) potrebbe dare una sferzata all'elettorato rosa-verde. Inoltre, la lista della destra sarà paradossalmente indebolita dall'assenza della consigliera di stato già rieletta.
Per quanto riguarda il Gran Consiglio, invece, nessuna sorpresa. I partiti borghesi PLR-UDC passano da 74 a 73 eletti, mentre la sinistra guadagna un seggio e passa a 64. Il PLR, guadagnando un seggio, ha raggiunto il suo obiettivo di 50, l'UDC ne perde però 2 due impedendo così alla destra di rafforzare la sua maggioranza in Parlamento.