L'annunciata vendita del quotidiano romando “Le Temps” da parte di Tamedia e Ringier (che possiedono il 46,2% dei titoli ciascuno) ha suscitato la reazione di “Impressum”, preoccupato per la qualità, l'indipendenza, il futuro dei collaboratori del giornale e la varietà dell'offerta nella Svizzera francese.
Anche l'insolita procedura di cessione, di cui non si conosce la durata, lascia perplessi e crea instabilità.
In un comunicato diffuso mercoledì, "Impressum" dice di sperare che il quotidiano susciti l'interesse di un gruppo professionale attivo nei media, un acquirente unico che dia garanzie di solidità, e che si giunga presto ad un accordo per la transazione. Stando a Ringier e Tamedia, un azionista maggioritario sarebbe nelle condizioni ottimali per adottare le migliori decisioni in grado di garantire la continuità di “Le Temps”.
I possibili acquirenti
Sull’edizione di mercoledì del quotidiano friburghese “Liberté”, l'esperto dei media Roger Blum ha evocato tra i possibili acquirenti la “Neue Zürcher Zeitung”, gruppo che potrebbe allargare il proprio bacino di raccolta pubblicitario alla Romandia grazie a una simile operazione. Stando all'ex professione dell'Università di Berna, “Le Temps” e la “NZZ” condividono lo stesso tipo di lettori.
Tra gli altri potenziali interessati citati da Blum figurano il gruppo francese Hersant e il duo Tettamanti-Blocher, quest'ultimo attualmente alla testa della “Basler Zeitung”. In quest'ultimo caso, tuttavia, Blum intravede resistenze da parte delle autorità vodesi e ginevrine.
Red.MM/SM/ATS