La Camera dei reclami del Tribunale penale federale ha stabilito che la parte del lascito milionario di un cittadino austriaco derivato dalla vendita di dati bancari del Credit Suisse alle autorità fiscali tedesche non può finire nella massa ereditaria, e di conseguenza ai genitori dell’uomo. La ragione è la natura illegale della somma, che resterà sotto sequestro.
L’uomo, all’epoca domiciliato a Winterthur, aveva ricevuto un cd contenente dati di presunti evasori fiscali da un ex collaboratore della banca, e l’aveva venduto al Land tedesco del Nord Reno-Westfalia in cambio di 2,5 milioni di euro. Al momento dell’arresto il Ministero pubblico della Confederazione aveva bloccato la somma.
Il delatore s’era suicidato a settembre 2010, mentre era in detenzione preventiva in una cella del carcere regionale di Berna. L’estremo gesto era stato compiuto in pieno possesso delle proprie facoltà, come concluso dalla facoltà di medicina legale dell’Università di Berna, e dopo aver redatto una lettera d’addio.
ATS/Gila