La Svizzera è spesso associata, per alcuni turisti, alle sue boutique di prestigio: orologi, gioielli e altri prodotti di lusso. Dall’inizio della guerra in Ucraina e dall’allineamento della Svizzera alle sanzioni europee, questi beni non possono però più essere esportati verso la Russia e la Bielorussia. Spetta alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) far applicare queste restrizioni e sanzionare i trasgressori.
La RTS ha ottenuto le prime 54 procedure avviate che, da novembre 2022 a settembre 2024, hanno portato a 21 condanne.
L’inchiesta sulle violazioni dell’embargo (19h30, RTS, 01.04.2025)
Orologi e gioielli, ma anche attrezzature industriali
Tra questi casi figura quello di un orologio del valore di 276’000 franchi, acquistato in Svizzera da un residente russo e sequestrato all’aeroporto di Ginevra mentre era in fase di consegna. La gioielleria in questione è stata richiamata all’ordine dalla SECO e ha ricevuto la multa massima prevista: 5000 franchi.
Sono stati intercettati anche altri prodotti: borse in pelle, gioielli, un quadro, ma anche attrezzature industriali come resistenze elettriche, convertitori di pressione e valvole. Tutti beni che potrebbero essere usati per scopi militari o contribuire all’economia russa.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/Tecnologia-svizzera-per-le-armi-russe--2648001.html
Sanzioni relativamente leggere
In totale, le multe inflitte dalla SECO ammontano a quasi 50’000 franchi per merci il cui valore raggiunge il mezzo milione. Queste sanzioni rimangono relativamente leggere, tenendo conto di una certa negligenza delle aziende piuttosto che di una volontà deliberata di aggirare l’embargo.
Alcune infrazioni riguardano anche i divieti di importazione. È il caso, ad esempio, di una sauna, scoperta a una dogana ginevrina proveniente dalla Bielorussia. Il suo importatore ha ricevuto una multa di mille franchi e la sauna è stata distrutta.
Questi esempi illustrano le sfide legate all’applicazione dell’embargo e le lacune informative che persistono in alcune aziende. Tuttavia, in caso di violazioni particolarmente gravi, la SECO può trasmettere il fascicolo al Ministero pubblico della Confederazione per eventuali procedimenti giudiziari.

I beni russi congelati in Svizzera
Telegiornale 01.04.2025, 12:30