“No” all’iniziativa contro la libera circolazione, ma sempre in presenza di un confronto serrato, nella Svizzera italiana, fra favorevoli e contrari. “No” in vantaggio anche in relazione alla modifica della legge sulla caccia e alle deduzioni fiscali per i figli. “Sì”, invece, al congedo pagato di paternità e all’acquisto dei nuovi aerei da combattimento. Sono queste, in buona sintesi, le tendenze emerse dal 2° sondaggio lanciato dalla SSR in vista delle votazioni popolari del 27 settembre. E il quadro della situazione, rispetto agli esiti del primo rilevamento effettuato lo scorso mese, risulta su più versanti mutato.
Iniziativa, il “no” si consolida
A non mutare è tuttavia il trend complessivo che concerne il primo oggetto sottoposto al popolo, ossia l’iniziativa contro la libera circolazione: pareri tendenzialmente o apertamente contrari sono ora espressi dal 63% degli interpellati, con una crescita di 2 punti percentuali per rapporto ai risultati del primo sondaggio. Cala nella stessa misura la quota degli indecisi, mentre si attesta sempre al 35% quella dei favorevoli alla modifica costituzionale. Sul piano politico l’iniziativa fa il pieno di consensi unicamente fra gli interpellati che sostengono l’UDC e fra quelli che esprimono sfiducia nei confronti del Governo. I “no” si impongono invece decisamente fra i simpatizzanti di tutti gli altri maggiori partiti.
Dato nazionale e regionale sull'iniziativa in votazione il 27 settembre
A livello regionale spicca sempre il dato che concerne la Svizzera italiana: anche dal secondo sondaggio emerge infatti un testa a testa e con numeri ora equivalenti (49%) fra sostenitori e avversari dell’iniziativa. Lo schieramento dei favorevoli ha infatti guadagnato due punti percentuali rispetto al dato inquadrato in agosto. Si tratta di tendenze decisamente differenti rispetto a quelle che si rilevano nella Svizzera tedesca e in Romandia dove, invece, i “no” al testo continuano a essere ampiamente maggioritari.
Immigrazione moderata, sì in aumento in Ticino
Telegiornale 16.09.2020, 14:30
Legge sulla caccia, contrari ora in vantaggio
Si constata invece un netto cambiamento di tendenze in relazione alla modifica della legge sulla caccia. Lo scorso mese i pareri di segno favorevole erano in vantaggio e con una maggioranza del 54%. Ora invece scendono al 46% e a fronte di una sensibile crescita delle opinioni contrarie, accreditate del 48%. Nel mezzo, una quota di indecisi pari al 6%. La revisione di legge risulta particolarmente avversata nei grandi agglomerati, dove i “no” sono in ampia maggioranza. Nelle campagne il 47% degli interpellati sostiene il progetto; a respingerlo è invece il 41%.
Il quadro delle tendenze sulla revisione di legge
Da rilevare, tuttavia, che solo il 58% dei partecipanti al sondaggio ritiene di aver già maturato una ferma intenzione di voto a favore o contro la modifica: indice, questo, di un livello di formazione delle opinioni che sul tema è mediamente progredito. I pareri di segno contrario avanzano in tutte le regioni linguistiche e in Romandia si attestano ora al 50%. Solo nella Svizzera italiana si rileva ancora una maggioranza di pareri (50%), a sostegno della revisione normativa.
RG 12.30 del 16.09.2020 La particolarità della legge sulla caccia nel servizio di Alan Crameri
RSI Info 16.09.2020, 15:31
Contenuto audio
La revisione della legge sulla caccia
Telegiornale 16.09.2020, 22:00
Deduzioni fiscali, caduta di consensi
Una forte polarizzazione si rileva anche per il terzo oggetto riportato sulle schede di voto: l’aumento delle deduzioni per i figli dall’imposta federale diretta. Il campo dei favorevoli, che in agosto deteneva una lieve maggioranza (51%), ha perso nettamente terreno e si restringe ora al 43% dei partecipanti al sondaggio. I contrari guadagnano invece 9 punti percentuali e balzano così al 52%. Sul piano politico il confronto sul tema si consuma ormai nel solco di una contrapposizione fra l’area di centro e tutti gli altri maggiori partiti. I simpatizzanti di PPD e PLR sono sempre in maggioranza a favore del progetto. Ma nell’arco di un mese i dissensi, già dominanti fra i sostenitori dell'UDC, sono divenuti nettamente prevalenti anche fra quelli dei Verdi e del PS.
Gli orientamenti emersi in merito alle deduzioni fiscali per i figli
Con tutto ciò la revisione di legge può ancora beneficiare di lievi maggioranze in Romandia e nella Svizzera italiana, dove lo schieramento dei favorevoli riunisce il 51% degli interpellati. Ma è la Svizzera tedesca a fare la differenza: qui i pareri di segno negativo hanno preso decisamente il sopravvento e sono ora espressi dal 54% dei partecipanti al sondaggio.
Il commento sulle deduzioni fiscali per i figli
Telegiornale 16.09.2020, 22:00
Stabile maggioranza per il congedo paternità
Restano invece saldamente in vantaggio i consensi per l'introduzione di un congedo di paternità pagato. Nonostante un'erosione di un paio di punti percentuali, risulta infatti sempre solida la maggioranza a favore del progetto (61%). Tenuto conto del livello già avanzato di formazione delle opinioni (intenzioni di voto ferme sono ormai dichiarate dal 65% dei partecipanti al sondaggio), non può che ridursi la probabilità di variazioni importanti nelle tendenze relative a questo tema.
Dato nazionale e regionale sul congedo pagato di paternità
Il progetto continua a incassare sostegni soprattutto in Romandia, dove la quota complessiva di opinioni positive si attesta al 77%. Nella Svizzera italiana, invece, il campo dei favorevoli ha sempre una maggioranza, ma nell'arco di un mese si è anche decisamente ridimensionato: i consensi sono infatti scesi dal 72% al 57%, mentre le opinioni di segno contrario risultano in crescita nella misura di ben15 punti percentuali. Nella Svizzera tedesca, infine, si registra una maggioranza a favore del 58%, e nel quadro di intenzioni di voto complessivamente stabili rispetto al dato di un mese fa.
Jet sempre in quota
Risulta infine sostanzialmente immutato il quadro delle tendenze a livello nazionale sull'acquisto dei nuovi jet da combattimento. A favore del decreto si esprime il 56% dei partecipanti al sondaggio, mentre contrario è il 40%. Il 64% delle persone intenzionate a votare sono dell'idea che non si possa concepire un esercito senza efficaci forze aeree. Di converso, riscuote invece un tasso di approvazione del 46% l'argomentazione secondo cui jet cosiddetti "leggeri" rappresenterebbero una soluzione alternativa.
Il quadro delle tendenze sull'acquisto dei jet militari
Sul piano regionale il discorso si fa tuttavia più articolato. Infatti, se nella Svizzera tedesca continuano a prevalere i pareri favorevoli (59%), in Romandia quelli di segno opposto hanno raggiunto la soglia del 50%. Nella Svizzera italiana, invece, a fronte di una maggioranza di favorevoli pari al 52% degli interpellati, si constata una crescita dal 38% al 45% dello schieramento dei contrari.
Gli esiti del sondaggio sono stati elaborati, su mandato della SSR, dall'istituto di ricerca gfs.bern. Il margine d'errore statistico, per eccesso o per difetto, è di 2,7 punti percentuali. Gli esiti del rilevamento si basano sulle risposte fornite, online o attraverso interviste telefoniche, da quasi 18'000 aventi diritto di tutte le regioni linguistiche.
Alex Ricordi