Il Tribunale federale mercoledì ha annullato l’esito della votazione popolare del 2016 sull’iniziativa per cancellare gli svantaggi fiscali nei confronti delle coppie sposate, questo poiché le informazioni contenute nel libretto rosso fornito dalle autorità alla popolazione, e solitamente redatto dalla Cancelleria federale, erano errate. Una sentenza storica, dato che una simile decisione non era mai stata presa, che ha provocato la reazione soddisfatta del PPD, promotore dell’iniziativa.
Cosa dicono, tuttavia, gli altri partiti di Governo? Claudio Zanetti, consigliere nazionale UDC è sconvolto al punto da chiedere le dimissioni del cancelliere federale. Per il suo partito, spiega ai nostri microfoni, “è innanzitutto una questione di fiducia”. I socialisti si dicono invece soddisfatti dal verdetto dell’Alta corte. “La decisione è giusta, ma rimane la questione di fondo, il contenuto dell’iniziativa che non condividiamo”, spiega Ada Marra, consigliera nazionale vodese, che aggiunge: “L’iniziativa definisce cos’è la coppia, la famiglia, e quindi esclude tutte le altre forme di famiglia. A livello fiscale, inoltre, è ingiusta”.
"Gli argomenti a favore o contro quell'iniziativa del PPD rimangono gli stessi, ma il verdetto del Tribunale federale ci dice che in futuro, per le altre iniziative popolari, la gestione dei dati, delle cifre che servono ad esempio per fare delle previsioni dovrà essere migliorata", dichiara invece Beat Walti, capogruppo del PLR alle Camere federali.
RG 07.00 dell'11.04.2019: le reazioni dei partiti nel servizio di Roberto Porta
RSI Info 11.04.2019, 09:52
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In ogni caso, tocca ora al Governo, e forse anche al Parlamento, indicare una nuova via per sottoporre nuovamente l’iniziativa al voto popolare.
Matrimonio: una definizione che fa discutere
A far discutere in questa iniziativa, non è solo la questione fiscale sollevata dal PPD, ma anche la definizione di matrimonio contenuta nel testo, ovvero “una durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e una donna". Una definizione che se dovesse essere accolta così come sottoposta al voto tre anni fa, impedirebbe in pratica alle coppie omossessuali di sposarsi. Una possibilità che invece si sta facendo strada in Parlamento, con un’iniziativa dei Verdi liberali che popone di consentire il matrimonio civile anche alle persone dello stesso sesso.
"Il matrimonio per tutti è sulla buona strada a livello legislativo", ci dice la Consigliera nazionale dei Verdi-liberali Kathrin Bertschy. Ora però bisognerà aspettare una nuova votazione".
RG 07.00 dell'11.04.2019: da Berna, Mattia Serena
RSI Info 11.04.2019, 09:54
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Se l'iniziativa del PPD non dovesse essere di nuovo bocciata, continua Bertschy, “avremmo in pratica iscritto nella Costituzione il divieto di allargare il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso e questo sarebbe un grande passo indietro". La deputata bernese è però convinta che la decisione del Tribunale federale offra ora al Parlamento l'opportunità di agire con un controprogetto nel quale inserire tassazione individuale per le coppie e matrimonio per tutti.
Il parere dell’esperto
Non si dice sorpreso, Vincent Martinet, titolare della cattedra di diritto pubblico all'università di Losanna, dopo la storica decisione del Tribunale federale: "È capitato quanto mi aspettavo. A mio modo di vedere i criteri per invalidare la votazione c'erano tutti", spiega ai nostri microfoni. "L'informazione fornita ai cittadini era in parte sbagliata. E poi il risultato della votazione è stato molto risicato. Due aspetti che possono portare all'annullamento dello scrutinio. Come rimettere sui binari l’iniziativa popolare? Questo è un aspetto molto delicato, perché la legge non ha previsto l'ipotesi di un annullamento. A mio modo di vedere la soluzione migliore è quella di organizzare rapidamente una nuova votazione".