WEF, la sfida per la sicurezza

Domani, martedì, scatterà il 50° Forum Economico Mondiale (WEF) di Davos. Fino a venerdì 24 ad occuparsi della sicurezza dei partecipanti ci saranno 5’000 militari e centinaia di agenti di polizia provenienti da diversi cantoni, in particolare da Zurigo. I costi di questo dispositivo si aggirano attorno ai 45 milioni di franchi.

Per le polizie cantonali retica e zurighese e per l'esercito la visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e le manifestazioni in programma rappresentano una sfida impegnativa nel quadro Forum davosiano. Saranno presenti infatti 3'000 partecipanti, tra cui un centinaio di diplomatici, cinque membri di famiglie reali, 22 capi di Stato e 23 primi ministri.

Walter Schlegel, a capo della polcantonale retica, ricordando che “il mondo si riunisce a Davos” ha poi spiegato che l’arrivo del presidente USA e la marcia sul clima da Landquart sono le sfide di maggior peso tra le tante che impegneranno le forze dell’ordine sul campo. Si tratta, come ha rilevato Schlegel, "di un dispositivo importante", elaborato nell’ottica di far fronte a varie minacce, prima tra tutte quella del terrorismo.

Nel caso della polizia cantonale di Zurigo, la presenza all'aeroporto di Kloten sarà davvero consistente, considerato che solo per l'arrivo di Trump, martedì, saranno attivi più di 400 agenti della polizia cantonale, 300 della polizia cittadina e saranno impiegati anche i tiratori scelti. I dettagli da considerare sono numerosissimi e si è dovuto pensare anche a spegnere le webcam che normalmente trasmettono dall'aeroporto.

Il trambusto legato al WEF coinvolgerà anche chi non deve recarsi a Davos. A Zurigo saranno effettuati numerosi controlli di persone e veicoli nelle vicinanze dell'aeroporto. La polizia prevede perturbazioni del traffico e invita gli automobilisti ad evitare la zona dello scalo.