Il fondatore del Forum economico mondiale (WEF) Klaus Schwab ha dichiarato sabato in un’intervista alla Südostschweiz che l’esplosione dei prezzi potrebbe diventare un problema se continuasse come negli ultimi tempi e non esclude dunque un abbandono della località retica e della Svizzera.
I partecipanti al WEF sarebbero felici di pagare quanto dovuto in cambio di una prestazione adeguata, ha spiegato Schwab. Tuttavia, possono reagire in maniera assai sensibile se dovessero avere l’impressione di essere sfruttati.
“Se i prezzi continuano ad essere esagerati, è possibile che si finisca per essere esposti a una tale pressione da parte dei nostri partecipanti da indurci ad abbandonare Davos nonostante la nostra buona volontà”, ha continuato il numero 1 del WEF. Il quale ha però precisato: “Devo anche dire che stiamo parlando di casi isolati e che siamo lieti che gli albergatori, chi affitta appartamenti e gli esercenti siano coscienti della loro responsabilità collettiva”, ha rimarcato Klaus Schwab.
Il WEF ha recentemente indicato alle autorità davosiane che, per garantire l’accoglienza, sono necessarie almeno 2'800 camere d’albergo a prezzi ragionevoli e si auspica anche che vi siano appartamenti a sufficienza per ospitare i collaboratori. “Se tali condizioni non saranno soddisfatte, a malincuore dovremo cercare un altro posto”, ha concluso Schwab. Questo significa che si dovrebbe lasciare la Svizzera, in quanto non esiste alternativa in termini d’infrastrutture per le conferenze.
Il parere degli albergatori davosiani
Le dichiarazioni del patron del WEF, che ha stigmatizzato la spirale dei prezzi verso l'alto che ha portato alcuni ristoratori a chiedere 50 franchi per un hamburger, sono state prese molto sul serio dalla locale sezione della Federazione svizzera degli albergatori. La presidente, Tamara Henderson, ha ricordato che chi esagera con i prezzi è l'eccezione e non la regola, ma la "minaccia", secondo Henderson, è legata al non disporre di camere a sufficienza in vista dell'edizione 2020.
La presidente degli albergatori di Davos sottolinea che la località retica "dispone di capacità sufficienti, sennò il WEF non sarebbe rimasto negli ultimi cinquant'anni. Certo però", conclude Tamara Henderson, "non può crescere ulteriormente, poiché altrimenti arriveremo prima o poi a un limite. Ma io resto molto ottimista".