Ticino e Grigioni

“No Billag è contro la Svizzera”

Al via pure in Ticino e nel Grigioni italiano la campagna contro l’iniziativa per l’abolizione del canone radiotelevisivo

  • 8 novembre 2017, 16:39
  • 23 novembre, 03:41
L'iniziativa è "distruttiva", ha detto il Comitato

L'iniziativa è "distruttiva", ha detto il Comitato

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“A rischio vi sono la coesione e l’identità nazionali”: è quanto affermato mercoledì a Bellinzona durante la presentazione della campagna contro l’iniziativa “No Billag”. Lo slogan scelto è quindi: “No Billag, No Svizzera”.

Dopo quelli della Svizzera tedesca e romanda, anche in Ticino e nel Grigioni italiano scende così ufficialmente in campo un comitato contrario all’iniziativa popolare. A co-presiederlo ci sono il sindaco di Bellinzona Mario Branda, la sindaca di Bregaglia Anna Giacometti, e i consiglieri agli Stati Fabio Abate e Filippo Lombardi.

L'iniziativa, che chiede che la Confederazione non finanzi più i servizi radiotelevisivi - sancendo de facto la chiusura della SSR - metterebbe "a repentaglio il sistema democratico". L'attuale offerta, garantita nelle quattro lingue nazionali, è "fondamentale" per la minoranza italofona. Per la sindaca di Bregaglia, la copertura mediatica della frana di Bondo ha aiutato a ottenere i fondi per ricostruire le zone colpite dal disastro.

"Raramente ho trovato un'iniziativa popolare così anti-Svizzera come questa", ha detto invece il presidente di MediaTI, Filippo Lombardi.

Red.MM.

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