“A rischio vi sono la coesione e l’identità nazionali”: è quanto affermato mercoledì a Bellinzona durante la presentazione della campagna contro l’iniziativa “No Billag”. Lo slogan scelto è quindi: “No Billag, No Svizzera”.
Dopo quelli della Svizzera tedesca e romanda, anche in Ticino e nel Grigioni italiano scende così ufficialmente in campo un comitato contrario all’iniziativa popolare. A co-presiederlo ci sono il sindaco di Bellinzona Mario Branda, la sindaca di Bregaglia Anna Giacometti, e i consiglieri agli Stati Fabio Abate e Filippo Lombardi.
L'iniziativa, che chiede che la Confederazione non finanzi più i servizi radiotelevisivi - sancendo de facto la chiusura della SSR - metterebbe "a repentaglio il sistema democratico". L'attuale offerta, garantita nelle quattro lingue nazionali, è "fondamentale" per la minoranza italofona. Per la sindaca di Bregaglia, la copertura mediatica della frana di Bondo ha aiutato a ottenere i fondi per ricostruire le zone colpite dal disastro.
"Raramente ho trovato un'iniziativa popolare così anti-Svizzera come questa", ha detto invece il presidente di MediaTI, Filippo Lombardi.
Red.MM.