Il comitato apartitico contrario a “No Billag”, ora pronto a impiegare tutte le sue forze per non far passare l’iniziativa, ha accolto con soddisfazione la decisione di diminuire il canone radio-televisivo a 365 franchi, uno sgravio per le famiglie e per l'utenza, che dovranno pagare meno per la stessa programmazione.
Di buona notizia parla anche la Federazione romanda dei consumatori, soddisfatta della deduzione, ma anche delusa per la mancata differenziazione del costo in base agli apparecchi posseduti.
Da parte sua, l’SSM è preoccupato poichè la diminuzione del 20% della tassa potrebbe provocare un ridimensionamento massiccio dei posti di lavoro e dell’offerta di programmi della SSR SRG. Il sindacato dei massmedia fa notare che il piano di risparmio del 2016 era già costato parecchi licenziamenti. Siccome il personale attuale si trova già al limite delle proprie energie, un ulteriore riduzione andrebbe inoltre a incidere sul palinsesto.
ATS/Nad