Il popolo sarà chiamato ad esprimersi sull'abolizione del canone radio-televisivo il 4 marzo. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio federale, che per quella data ha posto in consultazione anche il nuovo ordinamento finanziario 2021.
L'iniziativa popolare, depositata dall'associazione "No Billag" nel dicembre 2015 con 112'191 firme valide, è invisa sia al Governo che al Parlamento. Entrambi raccomandano di respingere questa modifica costituzionale.
Il testo di legge in votazione prevede che la Confederazione non possa riscuotere tasse, né sovvenzionare o gestire emittenti. Se venisse accettato, sancirebbe la fine della SSR e del servizio pubblico radio-televisivo.
ATS/Nad