Ticino e Grigioni

“Un decollo lungo un anno”

Lugano Airport, dopo un 2015 positivo, guarda al futuro con l’incognita degli investimenti

  • 16 dicembre 2015, 08:30
  • 1 giugno 2023, 19:34
Un Saab 2000 di Star Alliance prima del decollo da Lugano-Agno

Un Saab 2000 di Star Alliance prima del decollo da Lugano-Agno

  • ©Ti-Press

Pare essere stato un anno importante quello appena trascorso per Lugano Airport. Secondo il direttore Alessandro Sozzi, è la prima volta, da quando è stata costituita la società, che il bilancio vira in positivo o quanto meno ritiene sia un buon risultato chiudere anche solo in pareggio.

Il comprensorio dell'aeroporto

Il comprensorio dell'aeroporto

  • ©Ti-Press

Il futuro

Ciò non vuol dire che i conti siano stabili, rimane della strada da fare, ha proseguito il responsabile dello scalo ticinese, perché ci sono ancora miglioramenti delle infrastrutture da portare avanti e permangono alcune incognite che riguardano le rotte, insieme ad altre sfide di lungo periodo "come la ricerca di un partner per una parziale privatizzazione dell’azionariato dell’aeroporto”. Gli obiettivi di medio periodo già in cantiere dal 2016, riguarderanno invece il rifacimento del manto della pista, i progetti per la costruzione di nuovi hangar di proprietà della società e l’ampliamento dell’area di parcheggio degli aeromobili. Oltre alle sfide “strutturali” ci sono quelle commerciali: è noto che la società è in costante contatto con più vettori per la ricerca di possibili rotte da “prendere" su base stagionale ed annuale. Per quanto riguarda il personale è stato raggiunto un accordo per i prossimi tre anni ma anche il tema “occupazione” va annoverato tra le sfide da affrontare nei prossimi due o tre anni.

07:06

L'intervista al direttore di Lugano Airport Alessandro Sozzi

RSI Info 15.12.2015, 02:17

Sozzi lancia poi un messaggio anche al di fuori degli “addetti ai lavori” di Agno, auspicando una maggiore consapevolezza di tutti, piena, sulla necessità di investire nell’aeroporto per lo sviluppo del cantone, della regione, incoraggiando i vari gli operatori che ruotano attorno al futuro dell’aerostazione a guardare a questo non come ad un problema o un costo ma come un volano per rilanciare il territorio. Il direttore non è stato d’accordo, infine, circa l’obiezione sulla poca conoscenza di questo scalo nelle province italiane appena a ridosso della frontiera. Secondo lui i grandi vantaggi che si possono avere ad Agno, per la clientela italiana a Nord dei grandi capoluoghi, sono in parte neutralizzati dal problema della “connettività” infrastrutturale: strade spesso intasate e mezzi pubblici che arrivano in loco, insomma, dai tempi per raggiungere questo aeroporto”.

SdR

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