Ticino e Grigioni

“Vedevo macchine che andavano giù e poi sassi, sassi, sassi...”

Giulia Tonolla-Bianchi è sopravvissuta alla furia dell’acqua. La sua toccante testimonianza è stata raccolta dal TG prima che lei sapesse di aver perso il fratello nella tragedia di Sorte

  • 23 giugno, 21:54
  • 23 giugno, 21:57

La testimonianza di una sopravvissuta

Telegiornale 23.06.2024, 20:00

Di: TG/sdr/RSI Info

Giulia Tonolla-Bianchi venerdì scorso è stata portata in salvo poco prima che succedesse il peggio nella zona di Sorte, travolta dalla frana e dal fango. Purtroppo, però, in questa tragedia ha perso il fratello, ossia l’uomo il cui corpo è stato ritrovato domenica. La RSI l’ha incontrata nella casa di alcuni parenti, prima che lei sapesse del ritrovamento della salma.

“A un tratto vedo che arrivano massi, ma a una velocità che non si può immaginare. Allora sono salita sopra, in camera”. La donna ha capito che non poteva rimanere nell’area della casa a nord, ed è andata in una stanza a sud dell’abitazione. E da lì ha visto l’inimmaginabile.

“Vedo che viene acqua, melma... e poi vedo pezzi di mobili nel mio giardino”, racconta, spiegando di aver avuto paura, ma anche la lucidità di non scappare fuori. “Vedendo la Moesa che aumentava fino al livello stradale, ho detto, “no, io non posso, devo star qui”. Fortuna che la casa è restata in piedi. Le dirò che forse l’esperienza di aver visto già tante cose aiuta”. Memore dell’alluvione di più di 40 anni fa, Giulia Tonolla-Bianchi conosce la natura quando infuria. “Paurosa la Moesa... Vedevo il container del vetro, vedevo macchine che andavano giù e poi vedevo sassi, sassi, sassi... ma qui è venuta giù la montagna”.

Giulia Tonolla-Bianchi è stata messa in salvo da un elicottero della Rega prima che accadesse il peggio. Il peggio, come detto, è purtroppo accaduto al fratello, che viveva a pochi metri da lei, ed è morto sotto la frana.         

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