Sono ancora duecento i locali pubblici che in Ticino non hanno ancora sostituito le vecchie patenti con i nuovi attestati d’idoneità, rilasciati dalle autorità comunali e obbligatori dopo l’entrata in vigore della nuova legge in materia (denominata Lear). Ne dà notizia mercoledì il Giornale del Popolo.
L’attestato, che certifica la conformità dell’esercizio pubblico ai requisiti igienici e strutturali fissati dalla normativa, è formato da un preavviso favorevole del Municipio e un secondo emesso dal Laboratorio cantonale d’igiene.
Il quotidiano luganese precisa che giusto un anno fa i “fuorilegge” erano ben ottocento, il che equivale a una drastica riduzione grazie all’impegno di tutti. Elia Arrigoni, capo della Sezione Polizia Amministrativa, ha precisato che la moratoria di un anno concessa dal Governo ticinese e scaduta nel giugno scorso è stata prorogata fino alla fine dell’anno poiché tra i duecento locali ancora non a norma sui circa 2'400 censiti ve ne sono ancora un determinato numero che non ha il documento per ritardi delle autorità municipali competenti.
EnCa