Emergono alcuni dettagli sulla rapina di mercoledì mattina alla Raiffeisen di Lugano. Il 24enne - arrestato praticamente subito - impugnava un'arma giocattolo e già in passato aveva rapinato una banca in Italia con le stesse modalità. E' lui stesso ad averlo raccontato durante i primi interrogatori, in cui ha confessato tutto.
Ha mostrato un fare tranquillo, ripreso anche dalle telecamere, mostrando appena la pistola, mettendo addirittura con calma una mano sulla spalla di un dipendente, invitandolo ad andare con lui dopo avergli fatto vedere la pistola. Dopo aver ottenuto il denaro, con sorpresa più di quanto avesse chiesto, avrebbe ringraziato uscendo come se nulla fosse accaduto. Dopo pochi minuti, l'arresto, senza opporre alcuna resistenza.
Perché ha rapinato proprio quella banca? Perché era bella e sembrava grande, avrebbe risposto. L'uomo - con una situazione personale difficile - era senza fissa dimora, senza lavoro e con i genitori che gli avevano voltato le spalle alcuni anni prima aveva effettuato un colpo simile in una banca dell'Italia del sud esattamente con le stesse modalità. L'inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Paolo Bordoli che ha già sentito tutti i dipendenti.
Red.MM/CSI
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29.09.2016: Sviluppi rapina in centro Lugano