A pesca sul ghiaccio, anche in Ticino

Pescare sul ghiaccio anche d'inverno: in altri cantoni è realtà già da alcuni anni e da oggi lo si potrà fare anche in Ticino al laghetto di Carì, a quasi 2400 metri di quota. Un'idea nata dalla Federazione ticinese per l'acquicoltura e la pesca (FTAP) ora divenuta realtà.

“È stato un lungo viaggio, durato da quando abbiamo fatto la proposta come società esattamente cinque anni fa – spiega alla RSI il membro di comitato della FTAP Claudio Jelmoni –. Siamo felici di aver raggiunto il traguardo e di aver portato la pesca sul ghiaccio in Ticino”

E soddisfazione viene espressa anche da chi ospita questa nuova pratica sul proprio comprensorio, ovvero la Nuova Carì SA: “Per noi è un’opportunità fantastica – spiega il membro del CdA Amos Fasoletti – perché ci consente di diversificare la nostra offerta, andando al contempo nella direzione che ci chiede il Cantone, ma anche la nostra clientela: avere altre offerte che esulino dagli sporti di scivolamento come sci e snowboard”.

La nuova proposta è sostenuta anche dall'Organizzazione turistica Bellinzona e Valli ed è scaturita dalla convenzione tra l’Ufficio caccia e pesca e la Nuova Carì, che gestisce gli impianti.

Tra i diversi laghetti alpini presi in considerazione la scelta è caduta su quello che soddisfaceva tutti i requisiti: “Per il Cantone c’erano due paletti che non potevano essere elusi – spiega Danilo Foresti dell’Ufficio caccia e pesca –. Il primo è ovviamente la questione della sicurezza, e qui siamo in un comprensorio sciistico dove è già attivo un servizio valanghe, mentre il controllo dello spessore del ghiaccio è stato interamente assunto dalla Nuova Carì. Il secondo punto fisso era quello di evitare dei disturbi nei comparti alpini dove generalmente la fauna ha la sua tranquillità, come i camosci, i fagiani e le lepri. Avendo un comprensorio sciistico aperto d’inverno, la zona è quindi idonea anche in questo senso”.

Lo spessore del ghiaccio viene controllato prima di ogni sessione di pesca: “Al momento abbiamo definito internamente un minimo di 30 centimetri, che è circa il triplo del minimo raccomandato comunemente per questa attività” conclude ancora Amos Fasoletti della Nuova Carì.