All'apertura della pesca nei laghetti alpini, fissata per oggi, domenica 5 giugno, non si rinuncia. In quota l'inverno mite ha lasciato il segno e in questi bacini le catture non mancano, mentre a valle dei bacini idroelettrici le condizioni per i pesci restano spesso critiche, con fiumi in cattive condizioni a causa della siccità.
La Rsi è stata alla diga del Luzzone, uno degli oltre 30 laghi alpini dove da domenica si può pescare ed ha trovato centinaia di appassionati, che sono saliti sopra i 1’200 metri per la tradizionale apertura. Un appuntamento gettonato, che aiuta una volta di più a conoscere gli effetti del clima e della gestione del territorio sulla natura.
C'è chi in questo primo appuntamento si spinge a dire che non è una passione, ma una malattia, la pesca e chi ricorda come, ormai da anni, non manca questo speciale evento. C'è il tempo, come detto, per riflettere anche sugli effetti del cambio di clima, che è visibile dalla quantità di acqua, dalla qualità di vita dei pesci, dal bottino una volta finito di pescare (che non è più quello di un tempo).