È iniziato il processo ad un avvocato italiano residente in Ticino, accusato di malversazioni per circa un milione di franchi. L'uomo, che in sostanza nega ogni addebito, avrebbe compiuto una serie di truffe acquistando e rivendendo beni di lusso, utilizzando pure i crediti Covid. Per lui sono stati chiesti 5 anni e 6 mesi.
In Ticino il 57enne esercitava la professione di consulente legale con una società attiva ufficialmente nella compravendita di prodotti alimentari. Ma il cibo non c’entrava nulla: lui comprava in leasing (o almeno, pagava solo le prime rate) automobili di lusso che poi venivano rivendute e immatricolate all'estero. Lo faceva con l'aiuto di complici, alcuni dei quali non identificati o tuttora irreperibili. Il dubbio è che alcune di queste persone, che lui sostiene di non conoscere, siano in realtà lui stesso con dei nomi falsi persiste tuttora negli inquirenti.
Lui nega tutto. Ammette solo poche fattispecie legate a truffe coi crediti Covid, un ambito nel quale, anche falsificando documenti, è riuscito a percepire oltre 400'000 franchi, mentre ammonta a circa un milione il totale malversato. La sentenza è attesa per domani.