La procura ha rinviato a giudizio sei persone che, a vario titolo, avrebbero preso parte a una serie di truffe Covid, per un totale di 837'000 franchi.
Si tratta di un avvocato del Canton Berna, un calciatore di Prima Lega, un suo amico (pure domiciliato in Ticino) e altri tre imputati, residenti oltre San Gottardo. Quella capitanata dal legale svizzero tedesco era una vera e propria squadra, che suddividendosi i ruoli avrebbe reclutato aziende disposte a chiedere, gonfiando la cifra d’affari, gli aiuti previsti dalla Confederazione per fronteggiare l’emergenza pandemica.
Sarebbero cinque i crediti ottenuti illecitamente
L’avvocato, che contesta interamente gli addebiti, si sarebbe occupato di allestire la documentazione fittizia. Altri quattro di trovare le società compiacenti. Tra questi il calciatore, che avrebbe coinvolto il sesto imputato, titolare di un’impresa di Cadenazzo. Impresa a cui, nell’estate del 2020, andò un prestito di 95'000 franchi.
Gli importi raccolti illecitamente (in totale si parla di cinque crediti) sarebbero stati spartiti secondo accordi precisi. Il 50% andava alla ditta; il resto veniva suddiviso, sempre in base a percentuali prestabilite, tra chi aveva partecipato al singolo raggiro.
La Corte delle Assise Criminali sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. Truffa, falsità in documenti e – in un caso – omissione della contabilità i reati ipotizzati dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli. Il magistrato chiederà pene comprese tra i due e i cinque anni di carcere.