Sono più di 50 gli incarti aperti dal Ministero pubblico ticinese e dalla polizia cantonale, in relazione a presunti illeciti legati all'erogazione di crediti Covid. L'ammontare complessivo al centro degli accertamenti è nell'ordine di quasi 10 milioni di franchi, come evidenziato oggi, lunedì, nel corso di una conferenza stampa, dal procuratore generale aggiunto Andrea Maria Balerna.
CSI 18.00 del 12.04.2021: il servizio di Francesca Calcagno
RSI Info 12.04.2021, 20:07
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Gli importi fin qui sequestrati o già restituiti alle banche sono pari a circa il 30% del totale. Le indagini in materia concernono più di 90 persone e a 13 di loro è stato applicato il provvedimento della carcerazione preventiva. Le possibili infrazioni vanno dalle false indicazioni per le istanze di credito, fino all'uso degli importi per obiettivi estranei a quelli delle misure di sostegno.
In evidenza anche una trentina di segnalazioni inerenti ad abusi da parte di aziende nell'ambito delle indennità per lavoro ridotto (ILR). Qui le imprese in questione avrebbero fornito dati non veritieri sulle ore d'impiego perse a seguito della crisi pandemica. Alcune fra le segnalazioni hanno già portato a operazioni di rilievo condotte dalla polizia in sinergia con i competenti uffici federali e cantonali.
Red.MM/ARi