Le scarse precipitazioni, che hanno influito negativamente sulla produzione idroelettrica, e i prezzi che sui mercati europei hanno toccato in primavera un nuovo minimo storico hanno pesato sui risultati 2016 dell'Azienda elettrica ticinese. Presentati questa mattina, martedì, alla presenza del consigliere di Stato Christian Vitta, i conti si sono chiusi con una perdita di 31 milioni di franchi.
Si tratta del secondo "rosso" consecutivo, quello del 2015 fu di 46 milioni, dopo un quarto di secolo di utili senza interruzione. Il fatturato lordo è calato del 14% a 823 milioni, mentre il risultato operativo risulta negativo di 28 milioni.
AET ha adottato nel corso dell'esercizio una serie di misure di ottimizzazione, riducendo altresì la sua esposizione finanziaria. Soppresse alcune sponsorizzazioni, come quella al Festival di Locarno, l'onorario dei membri del CdA è stato dimezzato e la partecipazione nella Società elettrica sopracenerina è stata ridotta al 30% cedendo azioni ai Comuni del comprensorio di distribuzione. Le priorità al momento restano la difesa della produzione ticinese e degli impieghi ad essa collegati. A fine dicembre, AET dava lavoro a 22 apprendisti e 216 collaboratori a tempo pieno, che per effetto del nuovo contratto collettivo lavorano un'ora in più.
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Quotidiano del 06.06.2017: AET perde 31 milioni