Sulle pagine Facebook, sui profili... il Ticino si schiera con i suoi "eroi" partiti alla volta dell'Abruzzo per dare una mano nell'inferno bianco. "Non ce l'aspettavamo, è stata una sopresa positiva per tutti noi", ci dice Samuele Barenco dei pompieri di Bellinzona. "D'altronde siamo partiti come volontari per dare una mano, solo per aiutare".
"Ora sono con un collega ticinese al centro di coordinamento a Pietracamela, ai piedi del Gran Sasso - spiega - dove insieme agli italiani elaboriamo tutte le operazioni. In questo momento stiamo pianificando un intervento per liberare dei cavalli rimasti in una stalla che rischia di crollare a causa del peso della neve".
I volontari sono in tutto 18 e molti di loro tra poco ritorneranno a casa: "Sì, ci stiamo coordinando con i pompieri di Locarno che arrivano a darci il cambio entro la metà della settimana".
Intanto il Cantone sta organizzando il trasferimento di due frese per la neve, quelle che si usano per liberare la Tremola e la Novena in aprile, che al momento sono ferme. I mezzi sono pronti per essere trasportati da Camorino (vedi foto) e partiranno nel pomeriggio di lunedì, insieme a un terzo mezzo di proprietà di un privato. Le tre frese per la neve andranno a rimpinguare le forze e i mezzi dei pompieri bellinzonesi.
Le frese che partiranno da Camorino verso l'Abruzzo
Le comunicazioni nell'area colpita dalla "bomba di neve", intanto, funzionano a singhiozzo. "Ci sono molte zone d'ombra, ma stiamo usando delle radio per comunicare tra squadre — conferma Barenco —. Il lavoro, nonostante il caos e tutti gli imprevisti che si possono trovare, procede spedito e siamo molto affiatati con i colleghi italiani".
px