Tre uomini sono finiti in manette per un presunto giro di sfruttamento della prostituzione ai danni di ragazze rumene impiegate anche in locali erotici ticinesi e per spaccio. Secondo quanto riferiscono gli inquirenti, le donne sarebbero state "assoggettate mediante condotte estremamente violente ed abusi sessuali".
L'inchiesta, denominata Afrodite, è stata condotta dalle autorità italiane in collaborazione con la polizia ticinese. Come ha ricostruito la RSI, tutto è partito da un'aggressione ai danni di una ragazza in un locale a luci di rosse di Chiasso, che ha fatto scattare una segnalazione. "Siamo riusciti a intervenire e ad agire su un brutto episodio di persecuzione", racconta il titolare del Maxim di Chiasso.
SEIDISERA del 25.05.2022 - L'intervista di Chiara Nacaroglu all'esperta Vincenza Guarnaccia (Zonaprotetta)
RSI Info 25.05.2022, 20:00
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Secondo le ipotesi degli inquirenti, le ragazze - a cui veniva sottratto gran parte dell’incasso frutto della prostituzione anche col ricorso alla violenza - erano costrette a spacciare cocaina ai propri clienti e la sostanza veniva trasportata dall’Italia alla Svizzera.
Il trasporto della droga veniva effettuato da due degli indagati, attualmente in carcere a Lugano perché arrestati a febbraio mentre varcavano il confine con diverse decine di grammi di cocaina. I tre arrestati (un italiano e due romeni) sono indagati in Italia a per reati di spaccio di sostanze stupefacenti, agevolazione e sfruttamento della prostituzione aggravato dall’uso della violenza, maltrattamento di familiari, violenza sessuale e lesioni personali.
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SEIDISERA del 25.05.2022 - La spiegazioni in diretta di Chiara Nacaroglu
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