La Svizzera italiana dovrà avere un rappresentante permanente nella Conferenza degli acquisti pubblici (CA), l'organo strategico dell'Amministrazione federale per i settori acquisizione di beni e servizi. Con 124 voti contro 52 e 7 astenuti, il Consiglio nazionale ha adottato lunedì una mozione in tal senso presentata dal deputato ticinese Marco Romano. Il dossier passa ora agli Stati.
Nel testo, sottoscritto da tutti i deputati svizzero-italiani, il consigliere nazionale ticinese deplorava la mancanza di un italofono in seno alla CA, un organismo che decide le strategie per l'acquisto di beni e servizi della Confederazione per un importo complessivo superiore a 5,5 miliardi di franchi l'anno.
Questa persona potrebbe essere un delegato di un'organizzazione cantonale o di un'unità amministrativa. La misura - si è detto convinto Romano - permetterà di accordare una maggiore sensibilità alla dimensione regionale nell'ambito delle commesse pubbliche, analogamente a quanto indicato per la composizione delle commissioni extra-parlamentari.
ats/joe.p.