Un funerale degno di un monarca. E’ quello che si è svolto lunedì pomeriggio nella Chiesa del ricovero Immacolata di Roveredo. In molti infatti si sono stretti attorno al feretro di Alessandro Losa, sormontato dalla sua corona, appoggiata su un cuscino rosso.
Per tutti era Kumerli. “Già da bambino era un personaggio particolare. Quando piangeva o rideva faceva versi strani, che gli altri non sapevano fare. A scuola inoltre disegnava molto bene, in particolare i temi del canton Grigioni, del Ticino e della Svizzera. E visto che le cartine geografiche elvetiche erano realizzate dalla ditta Kümmerly+Frey, l’hanno chiamato Kumerli“, ricorda l’attore dialettale Gepe Stanga. “E a lui il soprannome piaceva. Molto. Anzi, preferiva essere chiamato Kumerli che Sandro”.
Quella di Alessandro Losa è stata una vita dedicata al carnevale, che ha riservato anche colpi di scena memorabili. A lungo è stato l'amatissimo re. “E nell’anno del suo 70esimo compleanno abbiamo deciso di nominarlo imperatore. E da allora imperatore è rimasto. Ha scritto la storia della Lingera”, ricorda l’attuale presidente del carnevale di Roveredo Simone Giudicetti.
tini/joe.p.