Calcoli alla mano l'aeroporto di Lugano, con i dipendenti in lavoro ridotto e perdite giornaliere di 10'000 franchi, può rimanere in piedi almeno fino alla fine dell'anno. A dirlo è il Consiglio di amministrazione riunitosi venerdì a Lugano. I punti sui quali lavorare non mutano: collaborazione con la compagnia Zimex per il volo su Ginevra e con gli aeroporti regionali.
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro di contenimento e di recupero crediti – ha spiegato ai microfoni della RSI il sindaco di Lugano Marco Borradori - in modo tale che dovremmo arrivare senza problemi alla fine dell'anno. Non oso dire 'e anche un po' più in là', ma la speranza è quella".
Anche in merito al possibile referendum sul piano di rilancio dello scalo, Borradori ha affermato di sperare di trovare un’intesa con il consiglio comunale, così da evitare la consultazione. “In caso di referendum, se il consiglio comunale dovesse dire sì all'impostazione, tutto sommato avremmo una base importante su cui lavorare, si tratta infatti pur sempre del Legislativo. Poi certo bisogna andare davanti al popolo se sarà il caso, però direi che per un mese o due si potrebbe benissimo continuare con i nostri mezzi".
Borradori ha infine confermato che al momento non ci sono ancora progetti concreti, “ma la certezza del CdA è che un volo su Ginevra continua a mantenere una sua validità, proprio perché la città è lontana e la richiesta c’è. Se son rose fioriranno” ha poi concluso il sindaco luganese e membro del CdA di Lugano Airport.