Sono una trentina le istanze depositate in Pretura a Biasca da altrettanti ex dipendenti della Airlight Energy Manufacturing SA, società attiva nelle energie rinnovabili che ha lasciato a casa i collaboratori il 31 maggio scorso. Lo segnala lunedì il Corriere del Ticino.
I dirigenti dell’azienda avevano proceduto a tale scelta dopo esser giunti alla conclusione che non c’erano più le garanzie necessarie per offrire continuità all’attività aziendale, iniziata una decina d’anni fa e che aveva richiesto investimenti per svariate decine di milioni di franchi.
A inoltrare le istanze per recuperare il dovuto, ossia diversi salari per ciascun dipendente tra arretrati e quelli dovuti durante il periodo di disdetta del rapporto di lavoro, sono stati i sindacati Unia e OCST presso la Pretura civile biaschese. Sindacati che hanno provveduto anche ad anticipare gli stipendi relativi al periodo di disdetta e che ora ne chiedono il rimborso.
EnCa