Aiuto agli adolescenti, nuova struttura a Riva San Vitale

A Riva San Vitale, martedì, è stata inaugurata una nuova struttura (sempre all’interno della Fondazione don Guanella) che permetterà di ampliare l’accoglienza offerta dalla comunità socio-terapeutica Arco nei confronti degli adolescenti che si trovano in una situazione di disagio.

La nuova struttura, finanziata anche grazie a contributi cantonali e federali, potrà accogliere fino a 9 giovani in internato (finora il gruppo abitativo era di 7 ospiti). Ci sarà poi un ulteriore posto per un’accoglienza solo diurna.

Tra le autorità intervenute oggi all’inaugurazione era presente anche il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, che ha definito Arco un punto di riferimento, a fronte di situazioni sempre più complesse e di un’età che si va abbassando. De Rosa ha citato anche l’unità di cura integrata per minorenni - recentemente accolta dal Parlamento - che vedrà la luce, per il momento in modo provvisorio, a Stabio.

La storia della comunità Arco inizia nel 2013, ha spiegato alla RSI Simone Maritan, direttore generale della Fondazione don Guanella. In oltre 10 anni di attività, nel comparto collinare a Riva San Vitale, sono 69 i giovani, ragazzi e ragazze fra i 15 e i 18 anni, accolti e supportati nell’affrontare situazioni di disagio personale e psicologico. Gli 8 giovani attualmente seguiti, lunedì, hanno potuto vedere in anteprima gli spazi dove a breve si trasferiranno: cucina a vista, stanze moderne, servizi volutamente collocati in spazi comuni. Al primo piano anche una sala con un grande tavolo e 9 sedie.