Il centro terapeutico Villa Argentina di Lugano è un faro di speranza per molti che lottano contro la dipendenza da stupefacenti. Ma oggi, quel faro rischia di spegnersi per eccesso di richieste. Con 24 posti occupati su 25 disponibili e altri pazienti in attesa, il centro è un barometro della crescente crisi di dipendenze, soprattutto tra i giovani.
La pandemia di COVID-19 sembra aver lasciato un’eredità pesante, con un aumento significativo dei casi tra gli adolescenti e i giovani adulti. Mirko Steiner, direttore del Centro terapeutico, sottolinea una preoccupante tendenza verso comportamenti di rischio: “A partire dai 18 anni vediamo giovani già profondamente compromessi, con gravi problemi psicologici e una percezione distorta dei propri limiti.”
Le sostanze più abusate variano dalla cocaina al suo derivato più pericoloso, il crack. Quest’ultimo, noto per il suo alto potenziale di dipendenza, non offre alternative terapeutiche immediate come il metadone usato per l’eroina. “Questo ci impone di rimanere molto attenti e di cercare soluzioni innovative e specifiche per questi casi,” aggiunge Steiner.
Oltre ai narcotici, c’è un aumento nell’abuso di ansiolitici, spesso associati ad altre sostanze. Questi farmaci, facilmente accessibili sia online sia nelle case degli stessi giovani, complicano ulteriormente il panorama delle dipendenze. L’allarme si estende anche al fentanyl, un potente analgesico che negli Stati Uniti è responsabile di più di 80’000 morti all’anno.
Il problema, tuttavia, trascende la semplice disponibilità di droghe. Secondo Tazio Carlevaro, psichiatra, c’è una crisi più ampia che coinvolge la sfera emotiva e sociale dei giovani: “C’è un aumento dell’ansia e della depressione tra i giovani, e una crescente incertezza su come affrontare la vita. La dinamica familiare è cambiata; mancano conflitti costruttivi che una volta aiutavano a formare le personalità.”
Il contesto attuale richiede un approccio olistico che includa non solo il trattamento medico, ma anche il supporto psicologico e sociale per rafforzare la resilienza dei giovani.