Svizzera

“È più difficile combattere contro il crack”

In Svizzera aumenta il numero di chi fa uso dello stupefacente che ha effetti deleteri sulla salute mentale - “Sempre più lamentele di chi vive vicino alle zone di spaccio”, dice l’esperto

  • 21 marzo, 14:53
  • 21 marzo, 14:56
00:57

L'intervista al responsabile di Dipendenze Svizzera

Telegiornale 21.03.2024, 12:30

  • Keystone
Di: TG/RSI Info 

Il numero di persone che usa crack nei parchi, nei centri cittadini è aumentato. Non solo nei grandi centri urbani ma anche in realtà più piccole. E il Ticino, in particolare Lugano, non fa eccezione come evidenziato di recente. Si tratta però di piccoli aumenti, la situazione preoccupa, ma non è un’emergenza, dice Frank Zobel, vicedirettore di Dipendenze Svizzera.

“Ci sono sempre più lamentele da parte di chi vive vicino a zone di consumo e spaccio - dice alla RSI l’esperto -. Chi assume crack non dorme, è in uno stato di costante agitazione. Ci sono problemi con il rumore, problemi di sicurezza. Ci sono stati diversi furti”.

Chi usa queste sostanze stupefacenti?

“Sono soprattutto tossicodipendenti che da anni hanno problemi con droghe pesanti. Ma ci sono anche nuovi consumatori”.

Come vi spiegate questa crescita?

“L’accesso alla cocaina è facile e non solo in Svizzera, in tutta Europa. In più la produzione aumenta e i prezzi diminuiscono”.

Perché questa droga è così deleteria?

“Il crack è cocaina trasformata per poterla fumare. Entra velocemente nei polmoni e gli effetti sono istantanei, ma se ne vanno in fretta. Per questo la dipendenza è estrema. La cocaina è tossica, ha effetti deleteri sul sistema cardio-respiratorio e sulla salute mentale”.

Come si può contenere questo fenomeno?

“È più difficile combattere contro la cocaina che l’eroina, perché non ci sono medicine che possiamo usare. Oltre alla prevenzione, dobbiamo puntare su un intervento locale, un appoggio personale ai tossicodipendenti, con un medico che li segua, che li accompagni”.

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L'intervista al responsabile di Dipendenze Svizzera

Telegiornale 21.03.2024, 12:30

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