È stata messa sotto inchiesta dalla FINMA, la società ticinese che avrebbe dovuto acquisire la maggioranza di Visibilia, la società editrice proprietaria tra l’altro di Novella 2000 e che appartiene alla ministra italiana del turismo, Daniela Santanchè. Una tra le società che hanno portato la ministra a finire in guai giudiziari per falso in bilancio.
I dirigenti della Wip Finance di Paradiso, questo il nome della società ticinese, non possono effettuare alcuna transazione senza il consenso di un avvocato nominato dalla FINMA qualche settimana fa. Oggi infatti Santanchè avrebbe dovuto ricevere da Wip Finance due milioni di euro.

La vicenda Santanchè tocca anche la Svizzera
Telegiornale 31.03.2025, 12:30
Ma andiamo con ordine. “La Santanchè cede il controllo di Visibilia agli svizzeri”. Titolavano così alcuni giornali italiani qualche giorno prima di Natale. La Wip con sede a Paradiso sarebbe dovuta entrare in possesso del 75% dell’azienda che gestisce Visibilia e questo per una somma di poco meno di 3 milioni di euro. Una piccola quota era già stata versata. Oggi avrebbe dovuto essere pagato il resto un po’ più di 2 milioni. Ma questo non avverrà. Perché, come riporta un articolo apparso sul Fatto Quotidiano, a bloccare per ora tutto è stata l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, ovvero la FINMA, come da noi appurato. Sul registro di commercio del Canton Ticino si legge che in data 18 marzo scorso la FINMA ha nominato l’avvocato Francesco Naeff di Lugano, titolare di un’inchiesta e in pratica attuale dirigente della fiduciaria ticinese.
Al momento non si sa se questa decisione della FINMA sia legata alle inchieste italiane a carico di Daniela Santanchè, ma verso la fine di gennaio, sempre sulle colonne del Fatto Quotidiano, si leggeva che un azionista di minoranza di Visibilia, presenterà un esposto per riciclaggio ai magistrati di Lugano. La fiduciaria ticinese è stata inoltre più volte anche sotto i riflettori di Report, il programma di giornalismo investigativo di Rai Tre.