Lo sballo in Ticino e in Svizzera non passa dal fentanyl, il potentissimo antidolorifico che sta provocando un’ecatombe in Nord America. Negli Stati Uniti e in Canada la diffusione della sostanza a fini stupefacenti è un’emergenza sanitaria. Solo a Vancouver ha provocato 160 morti in meno di un mese.
La conferma che, per fortuna, l’oppiode sintetico dalle conseguenze altamente pericolose non figura tra le sostanze in voga alle nostre latitudini giunge dal farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. Ma il rischio che la moda di abusarne, assumendolo soprattutto tramite iniezione (in medicina viene prescritto in cerotti antidolorifici per pazienti con malattie croniche), si diffonda è dietro l’angolo.
Giovan Maria Zanini
“La situazione in questo momento mi sembra assolutamente tranquilla, anche se in un paio di casi la polizia ha già sequestrato del fentanile – spiega al Radiogiornale RSI -. È un prodotto che gira, per acquistarlo si fa capo al mercato nero, rivolgendosi agli spacciatori o ordinandolo via internet. Girano anche derivati del fentanile che sono ancora più pericolosi perché meno conosciuti. Il problema non sono però i prodotti che dalla medicina vengono dirottati sulla tossicodipendenza, ma è quello che viene prodotto e smerciato proprio per il mercato delle droghe”.
Diem/RG