Il Gran Consiglio ticinese ha ampiamente accolto mercoledì sera la riforma sociale, frutto di un accordo politico e legata a doppio filo al pacchetto sugli sgravi fiscali e a quello a sostegno della scuola.
La riforma prevede un investimento cantonale di quasi 17 milioni e mezzo di franchi destinati alle fasce più fragili della popolazione e al ceto medio.
Gli interventi sono in 4 diversi ambiti: il maggior costo consiste nell’estensione dei sussidi della cassa malattia. Da più parti, soprattutto dalla sinistra, è stato detto che quanto proposto non è sufficiente: è un punto di partenza e non di arrivo.
CSI/Red.MM