Ticino e Grigioni

Aria condizionata, "senza esagerare"

I condizionatori migliorano la sensazione di benessere, ma va evitato un eccessivo sbalzo di temperatura. Le considerazioni del medico cantonale Giorgio Merlani

  • 22 luglio 2022, 10:18
  • 23 giugno 2023, 21:31
aria condizionata

I condizionatori vanno utilizzati con buonsenso.

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Di: Patrick Stopper

Le giornate sono roventi, con temperature pomeridiane massime che al Sud delle Alpi oscillano tra i 33 e i 36 gradi. E di notte non si sta tanto meglio, con minime superiori ai 20 gradi. Una nuova ondata di caldo, in cui non manca chi lamenta mal di gola o raffreddori, spesso attribuendo la colpa ai condizionatori (che tra l'altro nei negozi stanno andando a ruba).

Ma l'aria condizionata fa davvero male? No, se viene impiegata con moderazione. "Se usata in modo corretto, migliora il comfort e la sensazione di benessere" ci dice infatti il medico cantonale Giorgio Merlani. E aggiunge: "L'esposizione al calore eccessivo ha effetti potenzialmente ben più nefasti".

Evitare uno sbalzo termico eccessivo

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È però meglio non esagerare. "Bisogna evitare di abbassare eccessivamente la temperatura interna e limitare la differenza con l'esterno a un massimo di 5-6 gradi centigradi" consiglia Merlani. Non si tratta soltanto di una questione energetica (più si raffredda, più si consuma): una differenza troppo elevata provoca infatti uno stress fisico.

"Se si è accaldati, magari sudati, quando si torna in ufficio o a casa - continua il medico cantonale - l'esposizione a temperature troppo basse può portare a un raffreddamento del corpo eccessivamente rapido. Prima di accendere il climatizzatori, è meglio aspettare che la temperatura corporea si stabilizzi".

È anche questione di umidità

Fatto sta, che l'aria condizionata oltre a raffreddare l'ambiente, lo deumidifica. "I condizionatori possono quindi causare mal di gola per irritazione delle mucose dovuta all'aria eccessivamente secca, soprattutto in persone particolarmente sensibili". E l'esposizione a sbalzi termici importanti tra la temperatura esterna e quella interna, osserva ancora Merlani, "può contribuire a sviluppare sintomi respiratori".

Meglio escludere il Covid-19

Ma la colpa non deve essere per forza dell'aria condizionata. In particolare in queste settimane, in cui si rileva una circolazione intensa del coronavirus nella popolazione. Insomma: "Prima di attribuire il mal di gola o il raffreddore all'aria condizionata, bisognerebbe effettuare un test diagnostico per escludere il Covid-19" raccomanda il medico cantonale.

L'importanza della manutenzione

Nell'impiego di un condizionatore, va prestata attenzione anche alla manutenzione dell'impianto. Infatti: "La mancata o non corretta manutenzione dei filtri può comportare l'insediamento o la proliferazione di pollini, acari, batteri, virus e muffe che possono essere diffusi nell'aria e quindi respirati". Tra le possibili conseguenze si conta, per esempio, l'infezione da Legionella.

Il caldo non molla la presa

Nel frattempo, il caldo non molla la presa: fino al prossimo lunedì alle 20 per le basse quote del Sud delle Alpi resta infatti in vigore l'allerta canicola di livello 4.

Le autorità cantonali raccomandano alla popolazione di bere molta acqua e consumare pasti leggeri, con frutta e verdura; evitare sforzi intensi nelle ore di maggiore insolazione (tra le 12 e le 16); attuare tutte le misure per contenere l'entrata del caldo all'interno degli edifici (oscurando le finestre durante il giorno e arieggiando durante la notte); stare in casa o in zone fresche e, se possibile, in ambienti climatizzati tra le 12 e le 16; verificare se vi siano persone tra vicini, parenti, conoscenti che necessitano di aiuto per fronteggiare le ondate di caldo.

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