Capodanno è alle porte e questo lunedì sera ci sarà sicuramente chi festeggerà con i fuochi di artificio. Se nel fine settimana nel canton Zurigo la polizia ha scoperto 90 chilogrammi di botti importati illegalmente, in Ticino i casi nei primi 11 mesi dell'anno sono stati pochi, ma in dicembre le guardie di confine della Regione IV hanno intensificato i controlli.
“Le persone tuttavia acquistano sempre più prodotti di qualità e sempre più spesso in Svizzera: gli acquisti fatti all’estero sono sempre meno”, spiega però ai nostri microfoni Nathan Galli, delle guardie di confine.
Per importare articoli pirotecnici a scopi commerciali bisogna disporre di un’autorizzazione di polizia, mentre “è possibile importare pezzi pirotecnici a scopi privati, ma se questi non superano un peso complessivo di 2,5 kg per persona a partire dai 12 anni”, aggiunge Galli.
Ci sono tuttavia anche articoli che indipendentemente dal peso non si possono importare, data la loro pericolosità. È quindi sempre meglio informarsi prima di acquistarli. Cosa succede dunque a chi non è in regola? “Se si constata un’irregolarità viene eseguito un sequestro – ci spiega ancora Nathan Galli -, dopodiché si segnala il fatto alle autorità competenti che si chineranno sul caso”. Le infrazioni alla legge federale sugli esplosivi vengono infatti denunciate.
Vietare i fuochi di artificio?
A fare discutere è anche l’impatto ambientale dei botti. In Germania, si pensa addirittura di vietare gli spettacoli pirotecnici, poiché causano tonnellate di polveri fini.
Un pericolo per gli animali
A Como sono stati proibiti i botti per la notte di Capodanno, e tra gli obiettivi di questa decisione c'è anche la tutela degli animali domestici. Animali che si spaventano allo scoppio di fuochi artificiali. Un problema che evidentemente travalica le frontiere e una decisione condivisa da chi come Petra Santini, veterinaria comportamentalista, con gli animali ha a che fare tutti i giorni.
RG 08.00 del 31.12.2018: da Berlino, Walter Rahue
RSI Info 31.12.2018, 09:14
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CSI 18.00 del 30.12.2018: l'intervista alla veterinaria Petra Santini
RSI Info 31.12.2018, 09:14
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