Auto elettriche, il Ticino fa i conti con le colonnine

Cresce la mobilità green in Svizzera. Se all’inizio del millennio su scala nazionale si contavano solo 754 auto elettriche, il 2022 ha visto quel numero aumentare esponenzialmente sino a superare i 110'000 modelli immatricolati.

Una tendenza che si riscontra anche in Ticino e che deve fare i conti con le stazioni di ricarica. Attualmente s’ignora il numero “di colonnine” presenti sul territorio e il Cantone ha iniziato un censimento per avere una visione d’insieme.

L’infrastruttura della rete d’approvvigionamento elettrico è principalmente gestita da comuni e privati. Un esempio può fornirlo la città di Locarno, che ha installato nove stazione di ricarica lenta presso posteggi non riservati. La ricarica necessita una notte intera, ma il costo è vantaggioso: 35 centesimi al Kilowattora. “Queste stazioni permettono di ricaricare completamente l’auto con un investimento incredibilmente basso - spiega Luigi Conforto, responsabile Ufficio energia Locarno - perché sfruttiamo il lampione, già presente per l’illuminazione pubblica”.

Parallelamente il Cantone sussidia la costruzione di stazioni casalinghe, soddisfacendo dalle 50 alle 65 richieste al mese. Un contributo importante, purtroppo non alla portata di tutti, anche per motivi strutturali. Come spiegato alla RSI da Roberto Bonfanti - presidente Unione professionale svizzera automobile, sezione Ticino – non tutte le abitazioni si prestano all’intervento. “In Ticino il settore immobiliare è un po’ antiquato, va migliorato e non è sempre facile (in immobili o case vecchie) installare colonnine di ricarica".

Senza potenziamenti adeguati, i professionisti del settore hanno calcolato che il sistema collasserebbe con il 15% di auto totalmente elettriche (contro il 2% attuale).